La Basilicata è una terra meravigliosa ed accogliente, offre paesaggi da sogno, spiagge cristalline, itinerari culturali e legati alle tradizioni.

Vi parleremo di Maratea, un comune in provincia di Potenza. 

Maratea sospesa tra mare e monti

Maratea è l’unico centro della Basilicata che si affaccia su Mar Tirreno, attraverso il golfo di Policastro.

E’ nel 1990, che Maratea diviene “Città”, quando Cossiga, Presidente della Repubblica in quegli anni, ha insignito il comune di questa onorificenza; ma Maratea vantava già questo titolo dal 1531, con decreto firmato da Carlo V d’Asburgo.

Ciò che rende speciale il territorio di Maratea è che l’unico comune della Basilicata che gode della vista sul mare. Una costa spettacolare, che si estende per 32 chilometri, con insenature, grotte, scogliere e spiagge di ciottoli.

Il territorio di Maratea è particolare perché presenta anche rilievi, pianori e terrazzamenti direttamente a strapiombo sul mare. Le montagne e le colline sembrano sospese, come se si tuffassero in mare ed è così che la costa di Maratea crea degli scorci particolari e dei panorami pittoreschi. 

Oltre a splendide spiagge, Maratea offre dei sentieri naturalistici attraverso i quali raggiungere, boschi e pinete ma anche le particolari grotte, tra le più famose: le Grotte di Marina e la Grotta dell’Angelo.

Merita di essere vista, la statua del Redentore che domina la città, dal Monte di San Biagio, da cui è possibile osservare panorami e tramonti mozzafiato. Per dimensioni, 21 metri, è seconda solo al Cristo Redentore di Rio de Janeiro, l’apertura delle braccia è di 19 metri e il volto sembra guardi verso il mare.

Perché Maratea è famosa?

Maratea è famosa per essere un centro di cultura, ma anche di spiritualità, infatti la sua caratteristica  è di possedere 44 chiese, nel suo centro storico, chiamato “Borgo”; tra le quali spicca la Basilica di San Biagio, dove è custodita la statua del Santo Patrono.

Maratea è conosciuta anche per i suoi siti archeologici marini più importanti del Mediterraneo, infatti richiama molti subacquei per fare immersioni nel suo mare cristallino.

Reperti come anfore, possono essere visionati nel Museo di Palazzo De Lieto nel cuore del centro storico.

Meritano di essere menzionate anche le torri di avvistamento sulle coste, risalenti al XVI secolo, che avevano il compito di proteggere la città dalle incursioni saracene e corsare.

Sulla costa sud, è possibile vedere il Castello di Castrocucco, che nel 2005 è stato proclamato monumento di interesse nazionale.  

Origini del nome e Storia di Maratea

Il nome Maratea deriva dal greco marathus, (da marathos “finocchio selvatico”) col significato di terra dove cresce il finocchio selvatico, questa è la teoria più accreditata sostenuta da Giacomo Racioppi. Un’altra tesi vuole che il nome Maratea derivi da un composto di due parole, la prima dal latino “maris” e la seconda dal greco “theas”, “dea del mare” o “spettacolo del mare” in base al significato che si attribuisce alla seconda parola.

La storia di Maratea ha origine nel paleolitico, con i primi insediamenti nelle grotte. 

Successivamente Maratea fu soggetta alla colonizzazione magno greca, mentre gli indigeni che continuavano ad abitare le coste intrattenevano i primi scambi e commerci con i navigatori del Mediterraneo.

Gli insediamenti cambiarono con l’avvento dei romani, nel III secolo a.C., quando sostituirono i villaggi indigeni con le ville patrizie.

Fu nel Medioevo che le popolazioni cercarono una fissa dimora e si diressero verso la cima del monte San Biagio dove nacque Marathia, che in seguito passò sotto diverse dominazioni, prima del regno di Sicilia e Puglia e poi dopo la guerra del Vespro, Maratea andò sotto la dominazione del Regno di Napoli.

Al fine di gestire meglio i commerci venne edificato, sul versante opposto del monte il “Borgo”, quello che oggi è il centro storico di Maratea.

Fu nel 1961 che in seguito ai moti della Basilicata per l’Unità, Maratea entrò a far parte del Regno d’Italia.

successivamente a partire dal dopoguerra, Maratea divenne un centro di grande interesse turistico, sia come località balneare che come centro di spiritualità dovuto al suo ambito percorso per le 44 chiese.

Cosa vedere a Maratea

A Maratea è possibile vedere bellissime spiagge, la costa si estende per 32 km, in cui il paesaggio effettua molteplici cambiamenti, grotte, coste frastagliate e spiagge ciottolose, ma anche spettacolari falesie di Acquafredda a picco sul mare, anfratti nascosti e lussureggianti distese verdi di macchia mediterranea. Da nord a sud ci sono numerose spiagge tra cui potrete scegliere in base ai vostri gusti, alcuni esempi sono: Anginarra, Grotta della scala, Porticello, Fiumicello, Sette Ponti, La Secca e tante altre.

Se poi amate i giri culturali, il “Borgo”, così chiamato il centro storico di Maratea, ha infinità di cose da proporvi. Partendo da Piazza Buraglia arriverete all’obelisco dell’Addolorata con l’omonima chiesa, lungo la via Pietra del Pesce troverete Palazzo Eredi Picone e proseguendo giungerete al Belvedere da cui osservare un magnifico panorama.

Da Largo Palazzo si giunge al Palazzo De Lieto e alla chiesa di Santa Maria Maggiore. arrivando nella parte più antica del centro storico troverete Palazzo Calderano e la più antica chiesa di Maratea quella di San Vito e poi anche l’obelisco di San Biagio e le chiese dell’Immacolata e dell’Annunziata.

Queste sono solo alcune delle cose che potrete vedere visitando Maratea.   

Quanto tempo ci vuole per visitare Maratea?

E’ possibile visitare Maratea anche con una rapida sosta di una giornata, l’importante è vedere la statua del Cristo Redentore sul Monte San Biagio, il centro storico e le sue chiese principali per concludere il giro con un bel aperitivo al tramonto o una gustosa cena con prodotti tipici presso i locali che si trovano nella zona del Porto di Maratea.

Dove alloggiare per visitare Maratea

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