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In questo articolo vi parleremo dei vini di Matera, quali sono e le loro caratteristiche.
Storia e origini del vino materano DOC
Matera ha una vocazione vitivinicola risalente almeno al 1300 a. C, questa caratteristica del territorio, l’ha portata a diventare una realtà produttiva conosciuta in tutto il mondo. Il merito di questo è del Matera Doc, il vino che è diventato il simbolo della Città dei Sassi e di tutta la Regione.
La Denominazione d’origine controllata Matera è stata istituita nel 2005 e comprende sei diversi tipi di vino: tre rossi, due bianchi e uno spumante. Il Matera Rosso, il Matera Primitivo, il Matera Moro, il Matera Greco, il Matera Bianco e il Matera Spumante.
Queste qualità di vini sono composte da diverse tipologie di uve e vitigni ben precisi che vengono indicati da un Disciplinare che regola la produzione del Matera Doc.
Questo Disciplinare stabilisce precisamente che i rossi devono essere composti da uve Sangiovese, Aglianico e Primitivo, che possono essere mixati con piccole quantità di altre uve autoctone e non aromatiche che devono essere autorizzate dalla regione Basilicata.
Il Matera Moro, invece, è un vino internazionale composto Cabernet Sauvignon al 60%, Merlot al 10% e Primitivo al 20% più altre uve locali. I vini bianchi devono essere composti al 65% da Greco bianco e da una piccola percentuale di uve bianche autoctone.
A tutela di questi vini di alta qualità è nato il Consorzio Tutela Vini Matera Doc, un ente che si occupa di controllare che i produttori rispettino le regole dettate dal Disciplinare: imbottigliamento, vendita e coltivazione dell’uva, indicando anche i territori dove è possibile coltivare i vitigni.
Il territorio vitivinicolo materano
Il territorio della Basilicata è montuoso e collinare, vanta un clima mite che si presta alle coltivazioni vitivinicole.
Nei territori Materani, dove il terreno è argilloso e sabbioso, si coltivano i vitigni Greco e Primitivo, che danno vini strutturati e profumati. Nel fondo valle dove i terreni sono più fertili e profondi è possibile la coltivazione del Cabernet Sauvignon e Sangiovese.
L’area collinare di Matera, con altitudine di 300 metri, ha estati molto calde e secche, con forte escursione termica che favorisce le coltivazioni di vitigni di Primitivo e Sangiovese.
Quali sono i principali vitigni materani?
Come abbiamo accennato in precedenza, i vitigni materani sono uve di primitivo adoperate per produrre il Primitivo Doc, vitigni a bacca rossa non aromatiche usati per il Rosso Jonico.
Vitigni autoctoni a bacca bianca, principalmente per il Greco bianco o per la Malvasia di Matera, le stesse uve bianche in proporzioni diverse concorrono alla produzione del Matera Greco e anche del Matera Spumante però con processi di vinificazione differenti.
Per ottenere la denominazione di origine controllata è necessario che il processo di vinificazione avvenga nel territorio regionale. Le uve possono essere prodotte in vigneti che si trovano fino a 700 metri s.l.m. ed ogni vigneto può produrre fino a un massimo di 10 tonnellate per ettaro.
Il Primitivo di Matera
Tra i vini di Matera Doc, spicca per le sue qualità il Primitivo, un vino unico nel suo genere.
Racchiude nel suo gusto intenso e persistente, la storia del territorio Materano, dalla sua produzione all’imbottigliamento. Rappresenta il simbolo della rinascita della “città dei sassi”.
Caratteristiche del vino Primitivo di Matera
Vino rosso rubino, tendente al violaceo dopo un opportuno processo di invecchiamento di 12 mesi, viene lasciato riposare altri 3 mesi per l’affinamento in bottiglia, prima di poter essere bevuto.
Il Primitivo per essere Doc deve essere fatto con il 90% di vitigno primitivo e per la restante parte con uve a bacca nera non aromatizzate, che devono essere autorizzate dal Disciplinare della Basilicata: prodotto speciale del territorio, unico e irripetibile.
Degustazione del vino Primitivo di Matera
Per apprezzare un vino bisogna degustarlo, in modo da capirne le varie sfaccettature.
Tra i vini di Matera Doc, il Primitivo si distingue anzitutto per il colore rosso rubino tendente violaceo dopo l’opportuno periodo di invecchiamento.
Caratteristica che contraddistingue il Primitivo, è senza ombra di dubbio il profumo intenso e persistente.
Procedendo all’assaggio, questo vino si presenta secco, rotondo e armonico, quasi vellutato.
Vino di Matera e abbinamenti in cucina
La Basilicata, ha una tradizione culinaria basata su prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento con sapori forti e decisi, che vengono abbinati a vini rossi e rosati con bollicine.
Ad ogni ricetta, quindi, va abbinato il suo vino. Con la pasta con le rape, i fusilli con cacioricotta e peperoni cruschi, va bevuto il Primitivo di Matera.
Con la rafanata, piatto tipico materano, simile ad una specie di frittata a base di patate, uova, pecorino e rafano andrebbe bevuto un Rosso Val d’Agri Doc, di taglio bordolese e prevalenza di merlot.
Con l’agnello alla Lucana, va bevuto un Aglianico del Vulture Superiore. Al piatto contadino per eccellenza, fave e cicoria va abbinato un Greco Doc. Infine con il baccalà stufato con pomodori e cipolle, il vino giusto è il rosato di Aglianico.
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