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Settembre 22, 2022Francesco: il Papa degli umili e dei poveri
“Gli umili sono i veri vincitori” sono queste le parole di Papa Francesco.
Il Pontefice ha sempre dimostrato grande forza d’animo e umiltà nei confronti di tutti, soprattutto dei poveri. Scopriamo insieme la sua storia e la sua vita conoscendo tutte le sfaccettature che riguardano il suo cammino di fede.
Biografia e storia del suo pontificato
Papa Francesco, all’anagrafe Jorge Mario Bergoglio, nasce a Buenos Aires il 17 dicembre 1936.
Prima di entrare in seminario, fece degli studi inerenti all’ambito chimico/scientifico. Nel 1958 Bergoglio entra a far parte, come novizio, della Compagnia di Gesù: con questa organizzazione il futuro pontefice trascorrerà un periodo in Cile. Quando torna nella sua amata città natale, inizia a perfezionare il suo percorso di studi conseguendo la laurea in filosofia.
Intorno al 1964 inizia il suo percorso di insegnamento di letteratura e psicologia presso i collegi di Santa Fe e Buenos Aires. Dopo tre anni, diventa sacerdote all’età di 33 anni, precisamente il 13 dicembre 1969.
Seguono poi altre diverse esperienze dedite all’insegnamento, successivamente diviene rettore della facoltà di teologia e filosofia a San Miguel e nel 1986 si reca in Germania per completare il dottorato in studi teologici.
Quando ritorna in patria, nella città di Córdoba, viene chiamato per essere direttore spirituale e allo stesso tempo confessore della chiesa locale della Compagnia di Gesù.
Nel 1992 viene nominato vescovo ausiliare della città di Buenos Aires e successivamente – dopo essere diventato arcivescovo – Papa Giovanni Paolo II decide di nominarlo cardinale, precisamente il 21 febbraio 2001.
Quando era arcivescovo di Buenos Aires, una città con ben tre milioni di abitanti, Bergoglio progettò una missione incentrata sulla comunione e sull’evangelizzazione con degli obiettivi principali da raggiungere: le comunità dovevano essere aperte e fraterne; l’evangelizzazione doveva essere rivolta a ogni abitante della città; l’assistenza ai poveri e ai malati era di vitale importanza e coinvolgeva sia i preti che i laici a lavorare insieme per il bene della collettività.
Dopo il lutto di Papa Wojtyla, il futuro Papa Francesco è considerato uno dei candidati più in vista proprio per l’elezione come nuovo Pontefice. Nel conclave del 2005, però, come molti sanno, verrà eletto Joseph Ratzinger. Secondo diverse notizie, Bergoglio sarebbe stato il nome più votato dopo quello di Papa Ratzinger. Quest’ultimo, infatti, era fra i cardinali che aveva appoggiato l’elezione di Papa Francesco.
Quando Papa Benedetto XVI rinuncia alla carica di Pontefice, il nuovo conclave decide di eleggere Jorge Mario Bergoglio come suo successore, proprio nella sera del 13 marzo del 2013.
Bergoglio assume il nome di Papa Francesco ed è il primo papa non europeo, ed è anche il primo papa gesuita. Tutto ciò che sappiamo di lui, da questo momento in poi, è storia che continua ad essere amata da tutti.
La scelta del nome Francesco
Papa Francesco rappresenta il primo che si è fatto ispirare dalla figura di Francesco d’Assisi, infatti la scelta del nome Francesco deriva proprio da questo.
Bergoglio ha voluto esprimere sin dal primo momento la sua sensibilità verso i simboli che caratterizzano San Francesco: l’amore verso il prossimo, l’umiltà e l’accoglienza. Papa Francesco, inoltre, ha sempre ammirato nella figura del Santo il suo messaggio di estrema semplicità e grande umiltà, facendo sue queste caratteristiche.
I punti focali del pontificato
I punti focali del pontificato di Papa Francesco sono vari, partendo proprio da una vera e propria rivoluzione. Il pontefice sudamericano, infatti, per poter gestire buona parte della vita ecclesiale, si è affidato a una cerchia di soggetti a lui fedelissimi e, tale scelta, è stata spesso tirata in ballo in diverse occasioni in merito a scandali, veri o presunti che siano.
Il vero spartiacque del pontificato di Papa Francesco, però, è stata la sua pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris Laetita. Con tale gesto, è emersa una opposizione dottrinale di anti-bergogliani.
La pastorale di Papa Francesco si costruisce in base a un trittico: “Terra, casa e lavoro“, si tratta di una visione del mondo che rimanda alla vicinanza degli ultimi. Un attenzione molto importante è stata posta in merito alla questione dei migranti, che secondo Jorge Mario Bergoglio andrebbero accolti sempre.
In termini di continuità, invece, rispetto alla pastorale ratzingeriana, bisogna ricordare la lotta senza freni in merito agli abusi commessi dagli ecclesiastici ai danni di soggetti minori e adulti e la tutela dei “valori non negoziabili“.
Il Papa, in merito alle tematiche relative all’aborto ed eutanasia, oltre ad altre tematiche bioetiche, è sempre stato molto severo. Jorge Mario Bergoglio, comunque, resta un unicum storico.
Le visite ad Assisi e a Matera
Papa Francesco si troverà ad Assisi e a Matera il 24 e il 25 di settembre, dove parteciperà a due eventi.
In Umbria il Papa sarà per qualche ora all’incontro “Economy of Francesco“, rivolto agli economisti e imprenditori, insieme a promotori di economia sostenibile, promosso dallo stesso Pontefice con lo scopo di discutere sulle nuove modalità e possibilità di agire e intendere l’economia stessa secondo l’ottica di San Francesco d’Assisi, definendo questo tipo di economia come civile.
In Basilicata, invece, dove arriverà in elicottero verso le 8.30, il 25 settembre, nella bellissima città lucana dei “sassi”, chiuderà il 27/mo Congresso Eucaristico Nazionale. Inoltre, proprio questa giornata è anche la ricorrenza della 108esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, tema a lui molto caro e sentito.
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